Di cosa si tratta?
L’omofobia è l’avversione irrazionale o ideologica nei confronti dell’omosessualità e di altre diversità sessuali come la bisessualità e la transessualità. L’omofobia si può presentare nella forma di sentimenti, pensieri, pregiudizi, comportamenti, che spesso diventano abusi sulla persona e veri e propri crimini. L’omofobia viene equiparata dall’Unione Europea al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo e, nei maggior parte dei paesi occidentali, esistono leggi per contrastarla.
Sarebbe impossibile descrivere l’intero fenomeno omofobo in tutte le sue forme e in questo progetto ci limitiamo a registrare le sue manifestazioni più forti come aggressioni fisiche, omicidi, abusi, espulsione dalla famiglia, licenziamenti e altre forme di discriminazione grave aventi sempre carattere penale. Leggi il nostro report annuale per una quadra generale della situazione in Italia.
L’omofobia interiorizzata
L’omofobia interiorizzata consiste nel cedere e nel rafforzare, da parte di persone omosessuali, a pregiudizi, etichette negative e atteggiamenti discriminatori verso l’omosessualità. Questa interiorizzazione del pregiudizio è per lo più inconsapevole e può portare a vivere con difficoltà il proprio orientamento sessuale, a contrastarlo, a negarlo o addirittura a nutrire sentimenti discriminatori nei confronti degli altri omosessuali.